Piazza Michelangelo
L’idea di progetto propone un sistema di relazioni entro cui piazza Michelangelo diventerà l’episodio centrale di un sistema urbano che comprenderà: il parco Falcone, le sistemazioni a verde previste sopra il futuro parcheggio scambiatore, la corte, il passaggio pedonale ed il portico dell’edificio sul lato ovest della piazza, la piazza stessa con le modificazioni in progetto, la villa Scammacca, l’edificio a pianta arcuata di proprietà comunale, da destinarsi ad attività relazionate all’utenza del quartiere (come consultorio, asilo nido, biblioteca di quartiere, esposizioni temporanee, circoli ricreativi e culturali, ecc.), la sistemazione a giardino gradonato prevista dal progetto nell’area oggi in abbandono di fronte allo stesso, fino alla villa di largo Bordighera.
Si predispone così un sistema di spazi pubblici al chiuso, al coperto ed all’aperto e di verde urbano in grado di caratterizzare uno dei principali ingressi alla città ed al contempo di segnare la conclusione di quanto realizzato della previsione dell’asse attrezzato.
L’idea per piazza Michelangelo si basa sulle nuove relazioni tra le parti e gli elementi del contesto: la rampa ed il camminamento pedonale in quota delineano la piazza e la collegano con gli episodi al di là del viale V. Veneto, mentre con un ponte metallico di particolare disegno si instaura il senso di porta della città; le tre piramidi in acciaio e vetro in cui avranno sede piccoli servizi commerciali (chiosco per bibite, edicola, fioraio, ecc.) diaframmano la prospettiva verso via Vagliasindi, definendo e raccogliendo il vuoto urbano; i due padiglioni metallici ad unica elevazione, l’uno a pianta trapezia, l’altro circolare, contribuiscono a delimitare la piazza al perimetro fornendo altri spazi per piccoli servizi (fermata bus, espositori per locandine, ecc.).